Più di 1,5 milioni di giovani provenienti da tutto il mondo si sono dati appuntamento a Lisbona per stare insieme nel nome di Dio e festeggiare la 37esima Giornata Mondiale della Gioventù con Papa Francesco, nell’immenso Parco Tejo. Momenti di grande emozione sono emersi al passaggio di Sua Santità Francesco sulla papamobile. Abbiamo visto giovani con gli occhi lucidi capaci di manifestare sentimenti di fratellanza in nome di Dio. Ed è bello questo aspetto universale della gioventu’ di oggi, in cui si evidenzia un grande attaccamento verso i valori religiosi di cristianità. Canti, balli, abbracci e notti in bianco, hanno portato alla luce qualcosa di diverso di ciò che oggi si identifica come stereotipo della nuova generazione, spesso messa alla berlina come la negatività del futuro del mondo. E invece, in circostanze come questa, non si può far altro che ricredersi sulla maturazione della maggior parte dei giovani, ai quali Papa Francesco affida le redini del futuro del mondo. “Voi potete farcela a migliorare l’ecosistema per un clima più consono al rispetto della natura” dice fiducioso Papa Francesco che a vederlo e sentirlo parlare sembra davvero ringiovanito, quasi che il trovarsi in mezzo a questa immensa folla di giovani, l’avesse reso ancora più carico di fiducia nel prossimo che vede in Dio l’unica salvezza di preghiera e speranza. E mentre le immagini televisive si soffermano sugli sguardi di tanti giovani entusiasti per la presenza di Papa Francesco, pensiamo davvero come l’anima possa arricchirsi e purificarsi di buoni sentimenti formativi di buoni propositi. Intanto, mentre il Pontefice presiede la Celebrazione Eucaristica, il Cardinale Manuel Clemente, Patriarca di Lisbona, pronuncerà parole di ringraziamento. È la 37esima Giornata Mondiale della Gioventù, è la speranza concreta di un mondo migliore, di un futuro capace di confortare il nostro lascito di ciò che siamo stati.
Salvino Cavallaro